La pergola è una struttura molto utile per creare un'area ombreggiata all'aperto e per arricchire il proprio giardino o terrazzo. Tuttavia, per renderla ancora più accogliente e invitante, è possibile ornarla con il gelsomino, una pianta dalle profumate e belle infiorescenze. Vediamo come coltivare il gelsomino e come usarlo per decorare la propria pergola.  

Come realizzare una pergola per gelsomino 

Il gelsomino, originario dell’Asia centro-orientale e della Persia antica, comunemente è inteso come una sola tipologia di pianta, ovvero la “Officinale”, quando invece ne esistono diverse varietà, più di duecento. Molte sono sempreverdi e caratterizzate dal fatto di essere rampicanti, arrivando a misurare anche più di una decina di metri. Scegliere il gelsomino per la propria copertura, significa andare sul sicuro perché ha un buon grado di resistenza al freddo anche se nell’eventualità di climi particolarmente rigidi la varietà più utilizzata è il “falso gelsomino”, di cui solo un occhio esperto può notare la differenza. 

Per poter realizzare una pergola con gelsomino l’importante è la consapevolezza che si può: 

  • Far fiorire con naturalezza: per riuscire nella fioritura dei bellissimi fiori del gelsomino serve principalmente la luce diretta del sole, cosa che solitamente avviene nel periodo della bella stagione. Bagnare l’arbusto in concomitanza con l’illuminazione naturale è basilare.
  • Piantare in primavera: il momento migliore per posizionare il gelsomino su pergola è tra aprile e maggio potendo ottenere una prima fioritura in inverno. Se l'intento è quello di interrarla, in modo da farla arrampicare sulla pergola, sicuramente bisogna calcolare una profondità di almeno un metro e di una decina di centimetri di distanza dalla pergola.
  • Reperire facilmente: essendo la pianta ornamentale più coltivata al mondo, può essere utilizzata sia in appartamento che negli esterni. Quindi trovare questo sempreverde non è un’impresa impossibile. Un gelsomino pergolato, inoltre, non richiede un’area geografica specifica. 
  • Moltiplicare rapidamente: quando il pergolato risulta spoglio e non si ha l’ausilio di un professionista, si può procedere con una talea. Fondamentalmente si tagliano dei rametti di circa dieci centimetri, si tolgono le foglie nella parte bassa e si vanno a invasare con l’aggiunta di terriccio ed infine innaffiate.  
  • Raccogliere e conservare: grazie alle sue tante proprietà lo “Jasminum” è possibile sfruttarlo in tisana o per la cura dei capelli, utilizzando i fiori, onde evitare di ritrovarli tutti appassiti nei pressi della pergola.  

Il pergolato di gelsomino non è quindi complicato da realizzare e permette di abbellire magnificamente la struttura. La prima cosa da fare, una volta reperita la pianta, è misurare lo spazio da dover ricoprire per programmare al meglio il lavoro. Un pergolato caratterizzato da una modesta lunghezza è ideale per questo tipo di arbusto che cresce molto in altezza. Anche per l’utilizzo di materiali, come nel caso di una pergola in alluminio, il gelsomino è una valida soluzione perché va a ricoprire gli spazi vuoti presenti tra gli archi infoltendoli e creando un’ottima simmetria visiva. 

Quando finalmente la crescita del gelsomino è compiuta e la folta chioma ricca di corolle dal colore niveo ricopre tutto il pergolato non resta che godere dell’intenso aroma sprigionato dalla propria seduta ombreggiata dagli stessi. A riparo dalla calura estiva poi, ci si può crogiolare in un clima di serenità visto che l’essenza emanata da queste efflorescenze è conosciuta per le capacità rilassanti e riequilibranti del sistema nervoso. 
Akena ti affianca nell’intero processo di progettazione e creazione di pergole capaci di creare un meraviglioso spazio all’aperto. A seconda dell’ambiente sul quale intervenire e alle preferenze estetiche del cliente, il team di esperti è a disposizione per poter realizzare ogni desiderio estetico e funzionale in realtà!